Negli anni sessanta, Risso, aveva eseguito una scultura in ricordo di alcuni partigiani trucidati dai soldati nazisti sulle alture di Genova in località Piani di Praglia. Committente era l’associazione sportiva “Gruppo Scarponi” di Genova Pontedecimo. Non disponendo, tale associazione di grandi mezzi, l’opera era stata realizzata con materiali poveri, cemento armato tinto color grafite. Dopo oltre quarant’anni la scultura appariva molto rovinata e lo stesso Gruppo Scarponi nel 2007, in occasione dei festeggiamenti per il centenario di fondazione, gli affidava, il rifacimento dell’opera. Questa volta si sceglieva il bronzo. In un primo momento, Risso, pensava di cambiare completamente il tema, ma poi, su richiesta dell’associazione si ritornava alla rappresentazione del momento saliente del dramma, quando un soldato tedesco, con un colpo di pistola, uccide un partigiano. La forma è quella di un pannello di circa cm 70 x 100 posto sopra il vecchio basamento in pietra restaurato per l’occasione.