Giuseppe Risso è nato a Rivarolo (Genova) nel 1945.
A quindici anni si iscrive al Liceo Artistico Nicolò Barabino di Genova, dove si diploma nel 1965.
Studia disegno e pittura sotto la guida di Petrolini, Basso, Bassano, Verzetti e Nobile , mentre per la scultura ha come maestri Pestelli e Alfieri.
Con alcuni compagni del Barabino tra cui Enzo Cacciola, da vita al gruppo “La lanterna”.
Nel 1965 realizza una scultura per il monumento ai partigiani caduti sui Piani di Praglia (alture di Genova).
Terminati gli studi è chiamato dallo scultore Edoardo Alfieri come allievo e ne frequenta per un breve periodo lo studio; sembra che il suo interesse artistico si orienti verso la scultura e insieme al maestro lavora alla colonna marmorea per l’atrio del palazzo del Genio Civile.
Invece, nel 1966, abbandona lo studio dello scultore e si specializza come grafico pubblicitario dedicando due anni a tale scopo.
Nei primi anni 70 alterna l’attività di pittore con quella di grafico e cartoonists realizzando tra l’altro cartoni animati per “Carosello” e un manifesto, per le Ferrovie dello Stato, sulla sicurezza nel posto di lavoro.
Nel 1974 tiene la sua prima mostra personale presso la galleria “Il Crocicchio” di Campomorone vicino a Genova.
Nel 1975 si trasferisce a Lavagna; la ricchezza di interessi artistici che animano gli ambienti culturali delle città a ridosso dell’Entella stimolano la sua creatività. Frequenta la stamperia d’arte che Giovanni Job ha in quegli anni a Chiavari, sperimentando la litografia su pietra e soprattutto l’incisione su metallo (acquaforte, acquatinta, puntasecca).
Per tre anni è chiamato a tenere lezioni ai corsi sperimentali di pittura per i ragazzi della scuola elementare di Lavagna.
Successivamente è il circolo Arci locale che gli affida, assieme a Luigi Grande, l’insegnamento nei suoi corsi di pittura per adulti.
Nel 1982, in un momento in cui fiorivano iniziative in tutto il mondo a favore della pace, il comune di Lavagna decide di affidare la realizzazione di quattro grandi tele, da collocare in permanenza nella Biblioteca Comunale Rocca, ad altrettanti artisti. Sono scelti Luigi Grande, Edoardo Baraldi, Luciana Botto e Giuseppe Risso.
Risso dipinge – Perché la guerra?- Una tecnica mista su tela di m. 2×1,5.
In occasione delle manifestazioni colombiane è invitato a disegnare una tavola dei tarocchi (l’angelo) per la casa editrice il Meneghello di Milano, che stampa un mazzo di carte a tiratura limitata. Incuriosito da questo tema decide di realizzare una serie di 22 lavori raffiguranti tutti gli Arcani Maggiori.
Le opere sono eseguite con tecnica mista su carta e vengono esposte nella sala Mostre del Comune di Campomorone in occasione di una vasta rassegna di sue opere.
Nel 1992 le Acli e il Comune di Chiavari riuniscono nei saloni di Palazzo Rocca l’intera sua produzione di soggetti religiosi. Sono esposte opere realizzate a partire dal 1960, trentadue anni in cui il filo conduttore del Sacro non si è mai interrotto.
Per l’occasione Risso realizza una Via Crucis ed espone il grande trittico della Crocifissione. Entrambe vengono, al termine della mostra, collocate in modo definitivo nella Chiesa di S.Paolo in Pila a Sestri Levante. L’anno successivo, sempre per la stessa chiesa gli è commissionata la pala d’altare con storie di S.Paolo.
Nel 2007 gli viene affidato l’incarico di rifare il monumento ai partigiani caduti sui Piani di Praglia, Risso realizza un pannello in bronzo raffigurante un tedesco che uccide un partigiano (autoritratto).
Attualmente, Risso, vive e lavora a Chiavari.